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E’ stato un vero successo il Progetto Erasmus+ “Let’s Make School Our Second Home”che si è concluso il 10 maggio con protagonisti gli allievi dell’ITSET “Capitolo” di Tursi; con essi hanno partecipato studenti di tre istituti superiori di secondo grado di nazionalità greca 8th High School di Trikala, romena Constantin Noica High School di Alexandria e turca Eti Social Sciences High School/Eti Sosyal Bilimler Lisesi che, nel piccolo centro lucano ricco di storia e di cultura millenaria, hanno dibattuto i temi del bullismo, dell’inclusione scolastica e delle buone pratiche educative.
La buona riuscita dell’esperienza si deve ad un team di  insegnanti i quali hanno dedicato molto del proprio tempo ed energie alla preparazione delle attività che si sono svolte durante la permanenza degli ospiti stranieri, Ciro Battifarano, Mariangela Bornè, Ida Capobianco, Maria Cassavia, Antonio Fittipaldi.
Le attività si svolgono sotto l’egida del programma Erasmus+ promosse da fondi europei e in collaborazione con le realtà politiche e culturali del territorio, l’amministrazione comunale con il primo cittadino Salvatore Cosma tanto hanno fatto in questo caso; l’obiettivo è promuovere la mobilità degli studenti all’interno dei paesi dell’Unione Europea e attraverso l’affinamento delle loro competenze linguistiche stimolare un dibattito costruttivo e chiarificatore su temi di attualità vicini alla sensibilità giovanile a cui si vuole dare risposte concrete.
“Tali esperienze hanno un alto valore educativo e culturale, è attraverso di esse che i nostri ragazzi crescono e maturano – dichiarano i docenti referenti del progetto Rosanna La Padula e Francesco Malvasi -è dal confronto con realtà culturali differenti dalla propria che essi acquisiscono una maggiore consapevolezza di sé e comprendono come meglio interagire con gli altri accettandoli e rispettandoli. A febbraio e maggio 2020 toccherà poi ai nostri alunni recarsi in Grecia e Romania, a conoscere le realtà scolastiche di quei paesi e vivere con i propri coetanei un’esperienza di vita inusuale. A settembre vi sarà un seminario in Turchia riservato alla condivisione, tra i soli docenti, dei risultati del progetto-.
Non è stata trascurata la scoperta del territorio, ai partner stranieri si è fatto conoscere il nostro straordinario patrimonio architettonico.
“Ci battiamo contro la dispersione scolastica, gli abbandoni prematuri e ingiustificati del percorso formativo di adolescenti che trovano nella scuola un ambiente ostile in cui vivono una condizione di disagio – conclude la dirigente Anna Di Trani – sta a noi educatori metterli a proprio agio”.